Simbolo e teoria nell’antropologia religiosa

Dal volume a cura di A. Simonicca e F. Dei, Simbolo e teoria nell’antropologia religiosa, Lecce, Argo,1998.

 

INDICE

Introduzione, di Alessandro Simonicca e Fabio Dei  Simbolo e teoria INTRODUZIONE

Rituale e mutamento sociale, di John Beattie Simbolo e teoria BEATTIE

Il pensiero religioso tradizionale e la scienza moderna, di Robin Horton Simbolo e teoria HORTON

Pensiero selvaggio, pensiero moderno, di Ernest Gellner Simbolo e teoria GELLNER

Comparare sistemi di credenze, di Barry Barnes Simbolo e teoria BARNES

La religione: problemi di definizione e spiegazione, di Melford E. Spiro Simbolo e teoria SPIRO

Nato da vergine, di Edmund Leach Simbolo e teoria LEACH

I limiti dell’interpretazione simbolica in antropologia, di Ian C. Jarvie Simbolo e teoria JARVIE

Bibliografia e indice dei nomi Simbolo e teoria BIBILOGRAFIA

La religione è più simile alla scienza o all’arte? Dobbiamo comprenderla e valutarla secondo i criteri della razionalità cognitiva e pragmatica oppure secondo quelli dell’espressione simbolica? E ancora: le credenze e le pratiche religiose rappresentano prima di tutto una visione del mondo, oppure un insieme di norme e valori volti a ordinare le relazioni sociali? Questo libro ricostruisce le tappe di un dibattito nato, attorno a questi temi, nell’antropologia anglosassone degli anni Sessanta e Settanta. Vi sono raccolti scritti di studiosi importanti quali John Beattie, Edmund Leach, Ernest Gellner, Robin Horton, Melford Spiro, Ian Jarvie e Barry Barnes; si tratta di saggi finora inediti in italiano, alcuni dei quali rappresentano ormai piccoli classici nella storia degli studi antropologici. Il dibattito è dominato dal confronto-scontro tra due posizioni. La prima è quella “simbolista”, che, sviluppando la lezione di Durkheim, legge le pratiche religiose come rituali di coesione comunitaria, e le rispettive credenze come espressioni metaforiche, il cui significato è in ultima analisi di ordine sociale. La seconda posizione, quella “neo-intellettualista”, si basa invece sulla moderna filosofia della scienza per rivalutare le vecchie concezioni ottocentesche, che interpretavano le credenze religiose, alla lettera, come tentativi di comprendere il mondo e di influire su di esso. Il volume è corredato da una ricca introduzione che fornisce le più ampie coordinate del dibattito, collocandolo nel quadro della storia degli studi di antropologia culturale e sociale, e che ne segue alcuni degli sviluppi più recenti.