FareAntropologia ritorna

FareAntropologia è un sito aperto alcuni anni fa da me e da alcuni ricercatori (Matteo Aria, Caterina Di Pasquale, Giovanni Luca Mancini, Antonio Fanelli) che collaborano con le attività didattiche e di ricerca nel campo dell’antropologia culturale presso l’Università di Pisa.

Il sito ha rappresentato:

  1. uno strumento di risorse didattiche e di dialogo e interfaccia con gli studenti;
  2. un momento di dibattito su temi sia di politica accademica (le politiche della valutazione della ricerca, ad esempio) che di più ampia attualità (il terrorismo e i conflitti sulla diversità culturale);
  3. un deposito attivo di risorse scientifiche, in particolare nei campi dell’antropologia medica e della violenza, degli studi sulla cultura popolare, delle culture del dono, della storia e dell’epistemologia delle scienze demoetnoantropologiche;
  4. un luogo di informazione su novità ed eventi in campo scientifico, editoriale, convegnistico e di politica culturale.

Dopo oltre un anno di chiusura dovuta a problemi tecnici (o per meglio dire ad attacchi informatici esterni), il sito riapre oggi (settembre 2016) su una diversa piattaforma, più strettamente legata all’Università di Pisa e al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere; e con il supporto fondamentale di Federico Melosi, webmaster che viene anch’egli da una specifica formazione antropologica. Gli obiettivi e la struttura concettuale restano comunque gli stessi: una homepage che dà conto delle novità, degli aggiornamenti e dei dibattiti più recenti, e una sezione di risorse suddivisa a grandi linee in didattica, ambiti tematici e archivi o repertori, fra i quali di particolare importanza quelli riguardanti le riviste Lares e Ossimori.

Ci vorrà un po’ di tempo per caricare nuovamente sul nuovo sito tutti i materiali che avevano caratterizzato la precedente versione. Speriamo però di farlo e di riconquistare l’attenzione di tutti gli antropo-navigatori che erano soliti visitare il sito e che me ne hanno chiesto notizia dopo la sua forzata chiusura. Grazie!

Fabio Dei (Università di Pisa, insegnamento di Antropologia Culturale)